Scopriamo insieme come si cura l’Aloe!
Caratteristiche dell’Aloe
L’Aloe è un genere di piante grasse originarie dell’Africa, soprattutto centrale e meridionale.
Comprende oltre 500 specie, molto variegate in termini di forme, dimensioni e colori.
Alcune, infatti, sono prive di fusto e nascono direttamente dal terreno a forma di rosetta (tra queste l’A. Vera e l’A. Variegata), altre presentano invece un fusto legnoso da cui si dipartono le foglie (l’A. Arborescens è un ottimo esempio). Non tutte crescono poi allo stesso modo: possono restare di piccole dimensioni, oppure diventare estremamente grandi nel corso degli anni in base alla varietà.
Particolarità
Rientra tra le piante che svolgono la cosiddetta fotosintesi CAM: si tratta di un adattamento dell’attività fotosintetica ad ambienti aridi e desertici come appunto quelli da cui l’Aloe proviene: rilascia ossigeno e assorbe anidride carbonica durante la notte e, per questo, risulta particolarmente indicata per la camera da letto.
Non solo. È in grado di assorbire molti agenti inquinanti, in particolare la Formaldeide, presente nelle vernici e nel fumo di sigaretta, purificando così l’aria dell’ambiente circostante.
Coltivazione dell’Aloe
L’Aloe predilige una posizione il più possibile luminosa. Apprezza anche i raggi diretti del sole.
Annaffiatura dell’Aloe
Come per tutte le piante grasse, vale la regola aurea secondo la quale, in caso di dubbio, è meglio un’annaffiatura di meno. All’interno delle loro foglie carnose custodiscono infatti una riserva d’acqua con la quale possono gestire qualche giorno in più senz’acqua. Al contrario, eventuali eccessi o ristagni d’acqua le farebbero marcire molto velocemente.
Va annaffiata ogni 7 giorni in primavera/estate e sempre solo se il terriccio è asciutto. Si può ridurre la frequenza in inverno, quando le ore di luce sono più scarse, limitandosi a una bagnata ogni 20 giorni.
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