Scopriamo insieme come si cura l’Echeveria!
Caratteristiche dell’Echeveria
L’Echeveria è un genere di piante grasse appartenente alla famiglia delle Crassulacee, originario delle aree aride di Centro e Sud America. Il Messico è la zona di maggiore diffusione e varietà.
Ciò che la rende unica ed estremamente decorativa è la disposizione delle foglie, piatte e carnose, in una rosetta compatta: l’intera pianta assume così l’aspetto di un vero e proprio fiore.
Presenta inoltre grande variabilità nei colori: non solo è possibile trovare praticamente tutte le sfumature del verde (dal verde chiaro dell’Elegans fino ai toni più scuri), ma alcune varietà presentano delle tonalità pastello particolarissime: tra queste, non si può non nominare il viola tenue e delicato della ricercatissima Perla di Norimberga.
Coltivazione dell’Echeveria
L’Echeveria predilige una posizione il più possibile luminosa. Apprezza anche i raggi diretti del sole, che renderanno il suo colore più intenso.
Annaffiatura dell’Echeveria
Come per tutte le piante grasse, vale la regola aurea secondo la quale, in caso di dubbio, è meglio un’annaffiatura di meno. All’interno delle loro foglie carnose custodiscono infatti una riserva d’acqua con la quale possono gestire qualche giorno in più senz’acqua. Al contrario, eventuali eccessi o ristagni d’acqua le farebbero marcire molto velocemente.
Va annaffiata ogni 7 giorni in primavera/estate e sempre solo se il terriccio è asciutto. Si può ridurre la frequenza in inverno, quando le ore di luce sono più scarse, limitandosi a una bagnata ogni 20 giorni.
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