La natura non finisce mai di stupirci. In particolare, come abbiamo già avuto modo di vedere, ai Tropici esiste un gran numero di piante poco conosciute che presentano caratteristiche uniche.
Basta pensare alle incredibili abilità mimetiche della liana camaleonte, oppure alla capacità della Guzmania di accogliere al suo interno un intero ecosistema, oppure ancora alla strategia di sopravvivenza a dir poco brutale attuata dal Fico strangolatore.
Oggi andremo insieme alla scoperta della Monophyllaea insignis!
Fa parte della famiglia delle Gesneriaceae ed è originaria del Borneo. Vive nel sottobosco tropicale e ha sviluppato una serie di sorprendenti stratagemmi per crescere e riprodursi in un ambiente potenzialmente ostile.
Nascere così in basso la espone al rischio di finire sommersa dalle foglie morte che cadono dagli alberi più alti. Questo la priverebbe del tutto della luce, che già nel sottobosco scarseggia, portandola in poco tempo inevitabilmente alla morte.
Ma la natura sa rispondere alle difficoltà e la Monophyllaea si difende da questa tragica eventualità in modo davvero ingegnoso.
Produce, infatti, una gran quantità di minuscoli semi per aumentare le sue possibilità di riprodursi con successo: riusciranno a cavarsela solo le piante che germoglieranno lungo una parete rocciosa o alla base di un tronco, perché potranno aggrapparsi a questa superficie e svilupparsi in verticale, a un’inclinazione tale da impedire qualunque accumulo di foglie morte.
Crescere in questo modo pone però un ulteriore problema da risolvere, ossia la mancanza di terreno.
Ecco perché la Monophyllaea ha semplificato al massimo la sua struttura, riducendosi a un’unica foglia, di grandi dimensioni e pendente verso il basso, che al momento opportuno produce numerosissimi fiori basali.
Una pianta, quindi, costituita solo da un’unica grande foglia. Uno spettacolo davvero eccezionale!
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