ECHEVERIA: SCHEDA DI CURA E COLTIVAZIONE

Echeveria Agavoides

Scopriamo insieme come si cura l’Echeveria!

Cura e coltivazione dell’Echeveria

Esposizione

L’Echeveria predilige una posizione il più possibile luminosa. Apprezza anche i raggi diretti del sole, che renderanno il suo colore più intenso.

Un balcone o terrazzo esposto a sud o ovest è l’ideale.

La maggior parte delle Echeverie apprezza alcune ore di sole diretto al giorno, specialmente al mattino, l’importante è abituarle gradualmente al sole diretto.

Il sole intenso del pomeriggio estivo, soprattutto in climi caldi, potrebbe scottare le foglie di alcune varietà più delicate. Il sole diretto intensifica i colori della pianta.

Se la pianta inizia a “filare” (allungarsi verso la luce perdendo la forma compatta) o i colori sbiadiscono, significa che non riceve abbastanza luce.

Temperatura e clima ideali

Prosperano a temperature comprese tra i 18°C e i 25°C durante la stagione di crescita.

Non sono piante resistenti al gelo.

La maggior parte delle Echeverie non tollera temperature inferiori ai 5-7°C. Vanno protette dal freddo intenso e dalle gelate, ricoverandole all’interno durante l’inverno in climi non miti.

Importante è garantire una buona circolazione d’aria, soprattutto se tenute in serra, che aiuta a prevenire problemi fungini.

Annaffiatura dell’Echeveria

Come per tutte le piante grasse, vale la regola aurea secondo la quale, in caso di dubbio, è meglio un’annaffiatura di meno. All’interno delle loro foglie carnose custodiscono infatti una riserva d’acqua con la quale possono gestire qualche giorno in più senz’acqua. Al contrario, eventuali eccessi o ristagni d’acqua le farebbero marcire molto velocemente.

Primavera e estate

Va annaffiata ogni 7 giorni in primavera/estate e sempre solo se il terriccio è asciutto.

Autunno e inverno

Si può ridurre la frequenza in inverno, quando le ore di luce sono più scarse, limitandosi a una bagnata ogni 20/30 giorni se sono ricoverate in casa, se no potrebbero anche non essere bagnate per tutto l’inverno controllando sempre che non si avvizzisca troppo, nel caso bagnare poco.

Terriccio

  • Drenaggio: È l’aspetto più critico. Serve un terriccio estremamente drenante per prevenire il marciume radicale.
  • Composizione Ideale: Utilizzare un mix specifico per cactus e piante grasse, consigliamo sempre di aggiungere comunque un po’ di pomice e lapillo. In alternativa, creare un mix personalizzato mescolando terriccio universale con inerti come pomice, lapillo, o sabbia grossolana (in proporzione di almeno 30-60% di inerti).
  • Vaso: Scegliere vasi con adeguati fori di drenaggio e mai troppo grandi rispetto alle dimensioni della pianta. La terracotta è spesso preferibile perché traspira e aiuta il substrato ad asciugarsi più rapidamente.

    Rinvaso

    Rinvasare ogni 2-3 anni, o quando la pianta diventa troppo grande per il vaso o il terriccio appare esaurito. Il periodo migliore è la primavera, all’inizio della stagione di crescita.

    Propagazione

    L’Echeveria si propaga facilmente in diversi modi:

    Talea di Foglia

    Staccare delicatamente una foglia sana dalla base, lasciarla asciugare per qualche giorno e poi appoggiarla su terriccio leggermente umido. Con il tempo, svilupperà radici e una nuova piantina.

    Polloni

    Molte Echeverie producono piccole piantine alla base (polloni) che non sono altro che cloni della pianta madre. Quando sono abbastanza grandi, possono essere staccate delicatamente e ripiantate singolarmente.

    Talea di Apice

    Se la pianta è diventata troppo alta e “spoglia” alla base, si può tagliare la rosetta apicale con una porzione di stelo, lasciarla asciugare e ripiantarla. La base rimanente spesso produrrà nuove rosette.

    Concimazione

    Concimare con moderazione solo durante la stagione di crescita (primavera-estate).

    Utilizzare un fertilizzante specifico per piante grasse, diluito a metà o un quarto della dose consigliata, una volta al mese o ogni due mesi. Sospendere completamente in autunno e inverno.

    Problemi comuni

    Marciume radicale o del colletto

    Causato da eccesso d’acqua e terriccio non drenante. È il problema più grave e spesso fatale. Si manifesta con foglie molli, giallastre o traslucide alla base.

    Cocciniglia cotonosa e a scudo

    Piccoli insetti bianchi cotonosi o piccole placche marroni/grigie. Si annidano tra le foglie e alla base. Rimuovere manualmente o con un cotton fioc imbevuto d’alcool o usare prodotti specifici.

    Afidi

    Piccoli insetti verdi o neri, spesso concentrati sui nuovi germogli o sugli steli fiorali. Trattare con insetticidi specifici.

    Scottature

    Macchie secche e chiare sulle foglie, causate da sole diretto troppo intenso e improvviso. Abituare gradualmente la pianta a condizioni di luce più intensa, soprattutto se siamo già in estate e viene da un luogo chiuso come appartamento o vivaio.

    Alcune varietà popolari e consigli specifici

    Esistono oltre 150 specie e innumerevoli ibridi. Ecco alcune delle varietà più diffuse e apprezzate, con eventuali note particolari sulla loro coltivazione:

    Echeveria elegans

    Una classica rosetta compatta di foglie grigio-verdi pallide, quasi bianche per la pruina. Produce facilmente polloni alla base. Molto resistente e adatta ai principianti. Segue le cure generali.

    Echeveria ‘Perla di Norimberga’

    Ibrido molto popolare con splendide foglie carnose color grigio-viola-rosato, ricoperte di pruina. I colori si intensificano con la luce solare diretta e temperature fresche. Può essere leggermente più esigente rispetto ad altre: preferisce temperature invernali fresche (ma non gelide, idealmente 5-10°C) per mantenere il colore, ottima ventilazione e annaffiature attente per evitare marciumi.

    Echeveria agavoides

    Caratterizzata da foglie più appuntite e rigide, simili a quelle dell’Agave, spesso di colore verde brillante con punte o margini rossi o quasi neri (a seconda della cultivar). Generalmente robusta e tollera bene il caldo.

    Ha una maggiore tolleranza al freddo rispetto ad altre Echeveria (fino a brevi gelate leggere se tenuta completamente asciutta), ma è sempre meglio proteggerla dal gelo.

    Attenzione al sole estivo molto intenso che può causare scioglimento da calore su alcune cultivar; in questi casi, annaffiare preferibilmente la sera.

    Echeveria pulvinata e Echeveria setosa

    Queste specie e i loro ibridi (es. ‘Ruby Blush’, ‘Frosty’) sono caratterizzate da foglie ricoperte da una sottile peluria bianca, che dà loro un aspetto vellutato.

    La peluria aiuta a proteggere dal sole forte. E. setosa ha foglie più compatte e peluria più fitta.

    Richiedono ottima luce per mantenere la compattezza. La peluria può trattenere umidità, quindi è ancora più importante evitare di bagnare le foglie e garantire buona ventilazione.

    Echeveria ‘Lola’

    Ibrido molto amato per le sue rosette perfette di foglie color alabastro con sfumature rosa-lilla pallido e abbondante pruina. Delicata e bellissima. Segue le cure generali, ma particolare attenzione va posta a non rovinare la pruina.

    Echeveria ‘Black Prince’

    Rosette con foglie triangolari che assumono un colore molto scuro, quasi nero, soprattutto con buona esposizione solare. Crea un bellissimo contrasto con altre succulente. Tende a rimanere di dimensioni contenute. Segue le cure generali.

    Echeveria runyonii

    Famosa per le sue foglie grigio-bluastre dalla forma unica: sono incurvate verso il basso e rivolte verso l’alto lungo la parte centrale (carena pronunciata). Produce facilmente polloni e fiori arancio-gialli. Resistente e di facile coltivazione, segue le cure generali.

    Echeveria lilacina

    Rosette larghe e appiattite di foglie quasi piatte color grigio-argenteo con sfumature lilla pallido, coperte da una spessa pruina. Elegante e spettrale. Richiede molta luce per mantenere la forma e il colore. Suscettibile ai marciumi se annaffiata troppo.

    Echeveria purpusorum

    Crescita lenta, rosette compatte con foglie dure, verde oliva con macchie e margini bruno-rossastri. Fiorisce in primavera con fiori rossi/arancio/gialli. Segue le cure generali ma richiede pazienza per raggiungere dimensioni notevoli.

    Nota Bene: Anche all’interno della stessa varietà, le esigenze possono variare leggermente a seconda delle condizioni specifiche di coltivazione (luce, temperatura, umidità). L’osservazione attenta della pianta è sempre la migliore guida.

    Caratteristiche principali

    L’Echeveria è un genere di piante grasse appartenente alla famiglia delle Crassulacee, originario delle aree aride di Centro e Sud America. Il Messico è la zona di maggiore diffusione e varietà.

    Ciò che la rende unica ed estremamente decorativa è la disposizione delle foglie, piatte e carnose, in una rosetta compatta: l’intera pianta assume così l’aspetto di un vero e proprio fiore.

    Presenta inoltre grande variabilità nei colori: non solo è possibile trovare praticamente tutte le sfumature del verde (dal verde chiaro dell’Elegans fino ai toni più scuri), ma alcune varietà presentano delle tonalità pastello particolarissime: tra queste, non si può non nominare il viola tenue e delicato della ricercatissima Perla di Norimberga.

     

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