Un’interessante branca della botanica, chiamata fillotassi (dal greco phyllon=foglia e taxis=disposizione), studia il modo in cui le foglie delle piante sono distribuite nello spazio.
Ogni specie segue infatti una regola ben precisa per la successione delle foglie: in alcune piante sono disposte perpendicolarmente su palchi successivi, in altre sono disposte a spirale e così via.
In tutti i casi, è sempre possibile riconoscere una struttura geometrica, spesso riconducibile alla ben nota successione numerica di Fibonacci.
Curioso, no?
Ma in natura tutto ha uno scopo. Viene allora spontaneo chiedersi cosa si celi dietro questo fenomeno.
Leonardo da Vinci, grande appassionato del mondo vegetale, fu tra i primi a parlarne e l’ipotesi da lui avanzata è tuttora considerata la più probabile: sembra che le foglie siano distribuite nello spazio in modo tale da ottenere la migliore esposizione alla luce senza ombreggiarsi a vicenda.
Insomma, una manifestazione di estrema efficienza, frutto di millenni di evoluzione, da cui varrebbe la pena prendere spunto!
Una torre fillotattica
Un primo tentativo è stato compiuto negli ultimi anni dall’architetto Saleh Masoumi con il suo progetto per una torre fillotattica, ossia un palazzo residenziale che segua, per la disposizione degli appartamenti, gli stessi princìpi utilizzati dalle piante per le foglie.
Masoumi ha infatti identificato un problema comune a tutti gli appartamenti in città: essendo perfettamente sovrapposti tra loro, la quantità di luce di cui possono usufruire viene largamente ridotta. Uno spreco che tra l’altro incide anche sulla qualità della vita di chi li abita.
Seguendo la fillotassi, invece, ogni appartamento verrebbe disposto in modo tale da ricevere luce da ogni lato, proprio come le foglie di una pianta. E non solo! Avrebbe persino accesso al cielo, con la possibilità di installare dei pannelli solari per sfruttare la luce anche a fini energetici.
Per ora si tratta solo di un progetto, ma le implicazioni in termini di sostenibilità ambientale sono davvero notevoli e di certo meritevoli di approfondimento.
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