Tra gli effetti della pandemia, c’è stata anche la riscoperta di quanto sia bello regalarsi del tempo a contatto con la natura abbandonando, almeno per un po’, la frenesia delle città.
Negli ultimi tempi, gli enti del turismo locale hanno dato vita a diverse iniziative proprio in risposta a questa tendenza.
Oggi andremo alla scoperta di un progetto molto interessante in Piemonte e, nello specifico, tra la Valchiusella e altre aree forestali del Canavese.
Il Consorzio Forestale del Canavese si è aggiudicato un bando lanciato dal Gruppo di azione locale Valli del Canavese per valorizzare i boschi della zona e ha deciso di ispirarsi a un progetto già realizzato, qualche anno fa, nella foresta di Võru, in Estonia.
Un megafono per la natura
Un gruppo di studenti di architettura, sostenuti dall’Accademia estone delle Arti, ha costruito e installato a Võru tre strutture di forma conica in legno, che ricordano dei megafoni di enormi dimensioni.
Grazie al loro diametro di tre metri, permettono di sedersi all’interno per leggere o riposare immersi nei suoni amplificati della natura: un vero e proprio rifugio, insomma, per godere di un momento di relax cullati dal cinguettio degli uccelli e dal fruscìo delle foglie mosse dal vento.
E non è tutto…
Queste strutture vengono infatti impiegate anche come piattaforma per lezioni all’aperto, eventi culturali e persino concerti. Un modo per vivere la foresta a 360°.
Presto anche in Italia…
Come detto, il progetto è stato ripreso nel Canavese e vedrà la luce nel corso di quest’anno.
I megafoni verranno realizzati esclusivamente con legno locale e, ovviamente, saranno a impatto zero sulla flora e la fauna della zona.
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