LE FATTORIE URBANE DELL’ÎLE DE FRANCE

Fattorie urbane

Abbiamo già avuto occasione di parlare di un interessante progetto che ha preso vita nel 2020 nell’Île de France (la regione di Parigi).

Si chiama Nature Urbaine ed è la più grande fattoria metropolitana del mondo: occupa uno spazio di ben 14.000 m2 sui tetti dei padiglioni dell’area fieristica Expo Porte di Versailles ed è in grado di produrre 1.000 kg di frutta e verdura al giorno.

Ma non è di certo l’unico. Progetti simili si stanno diffondendo, con il duplice obiettivo di contrastare gli effetti del riscaldamento globale e di lavorare per una maggiore autonomia alimentare della regione.

Scopriamone insieme alcuni.

Lo zafferano di Parigi

Nel 2017, le quattro sorelle Du Bessey hanno creato BienÉlevées: si tratta di una fattoria urbana dedicata esclusivamente alla coltivazione del Crocus sativus, meglio noto come zafferano.

Tutto ciò di cui questa pianta ha bisogno è perfettamente riproducibile sui tetti della città: poca terra, sole e acqua sono sufficienti per produrre in casa una delle spezie più pregiate al mondo, svincolandosi dalle massicce importazioni da Iran e India.

Una fattoria sotterranea…

E che dire dell’ambizioso progetto della società Cycloponics?

Sono riusciti a dar vita ad una fattoria urbana persino nei sotterranei inutilizzati di un complesso di edilizia popolare del XVIII secolo a Parigi!

Ben 3.600 m² di colture sotterranee (tra cui ravanelli, funghi, porri), costantemente illuminati dai LED per sopperire alla mancanza della luce del sole.

Una volta pronti, vengono venduti a piccoli negozi di alimentari e cooperative biologiche della zona. Completano il progetto una serie di laboratori didattici sul tema.

…e una serra verticale

Chiudiamo questa breve panoramica con la serra verticale di Romainville, nel cuore di Seine-Saint-Denis.

Nata nel 2021 con l’aiuto di importanti sussidi statali, è dotata di due torri (per uno spazio totale di oltre 1.000 m²) e produce una grande quantità di ortaggi biologici, fiori commestibili e germogli vari.

La speranza è che questi progetti possano moltiplicarsi nel tempo, rendendo le città progressivamente più verdi ed autosufficienti.

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