GLI ORTI URBANI NELLE CITTÀ ITALIANE

Orti urbani

Ci siamo già occupati in passato del fenomeno delle cosiddette fattorie urbane, in particolare nella regione dell’Île de France (intorno a Parigi).

Qualcosa di simile sta accadendo, in questi anni, anche in Italia. Scopriamo di più!

Gli orti urbani di Roma

Il Comune di Roma punta proprio sugli orti urbani per provare a riqualificare le aree verdi della città che non riesce a gestire.

Un esempio virtuoso è quello degli orti della Valle dei Casali (quadrante ovest, tra i quartieri Gianicolense e Portuense).

L’area era abbandonata e impiegata come discarica abusiva, finché, nel 2013, un gruppo di abitanti della zona ha costituito un’associazione per presentare al Comune un progetto di riqualificazione.

Dopo due anni di attesa, hanno ottenuto la concessione e si sono messi subito al lavoro: hanno ripulito i terreni, li hanno divisi in lotti da 50 m2 l’uno e li hanno assegnati a chi ne faceva richiesta a scopo di coltivazione.

Tutti devono rispettare un regolamento, che li obbliga a mantenere i terreni in buono stato e che vieta la rivendita dei prodotti.

Attualmente, nella Valle dei Casali ci sono 60 orti, un alveare (da cui periodicamente si ricava il miele) e una serra che ospita decine di varietà di pomodori, una coltura di erbe aromatiche e un giardino di piante succulente.

Se ci spostiamo nel quadrante sud, tra i quartieri della Montagnola e del Tintoretto, troviamo un altro esempio simile: è il Parco delle Tre Fontane.

Si tratta di un’area di 28.000 m2, un tempo adibita a discarica abusiva, della quale si sono occupati i cittadini dopo aver ottenuto la concessione dal comune: oggi ospita ben 118 orti e un ampio spazio comune aperto a tutti: si può andare a prendere il sole, passeggiare, fare sedute di yoga.

I numeri delle principali città italiane

In verità, al momento Roma non è la città che fa meglio, su questo tema, in Italia.

Secondo gli ultimi dati Istat (anno 2021), gli orti urbani di Roma occupano una superficie pari a 35.100 m2 di terreno. Al primo posto in questa classifica c’è invece Bologna, con i suoi 165.843 m2, seguita da Parma e Verona.

Di seguito, il dettaglio:

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