STORIA DEL MELO SELVATICO: L’ANTENATO DI TUTTE LE MELE

Melo selvatico

Il Malus sieversii è una varietà di melo selvatico, originaria delle montagne del Kazakistan, che riveste una grande importanza storica.

Recentemente, infatti, studi scientifici sul DNA hanno dimostrato che si tratta dell’antenato di tutte le principali cultivar di Malus domestica: in altre parole, da questa antichissima varietà derivano le mele che siamo abituati a consumare quotidianamente.

Storia del melo selvatico

La coltivazione del Malus sieversii iniziò presumibilmente tra 5.000 e 10.000 anni fa e la diffusione in Occidente si verificò lungo la Via della Seta.

Poi, verso il 300 a.C nella Grecia classica, nacque la tecnica dell’innesto, che rese possibile innestare talee prelevate dai meli con i frutti più gustosi su portainnesti dalle caratteristiche più adatte alla coltivazione.

Nel corso dei secoli, i meli sono stati ripetutamente incrociati per selezionare frutti dalle dimensioni e dal sapore di volta in volta più desiderabili, creando un gran numero di varietà diverse. È così che si sono diffusi i meli moderni.

Purtroppo, però, l’agricoltura globalizzata si è progressivamente concentrata solo su poche dozzine di cultivar, causando incroci anche tra parenti stretti che, a poco a poco, hanno fatto perdere ai meli la loro preziosissima diversità genetica.

Ecco perché il melo selvatico del Kazakistan ricopre un’importanza vitale!

La necessità di un ritorno al passato

Il Malus sieversii viene oggi utilizzato in alcuni programmi di ricerca scientifica per provare a sviluppare meli in grado di resistere in condizioni climatiche fredde e difficili, inadatte al Malus domestica.

Si sta insomma cercando di recuperare alcune preziose caratteristiche che, nei secoli, si sono smarrite.

Dal momento che la specie è attualmente considerata vulnerabile, inoltre, i semi del Malus sieversii sono custoditi in apposite banche: ne minacciano la sopravvivenza, infatti, la progressiva perdita dell’habitat naturale e la diluizione genetica causata dall’impollinazione incrociata con varietà commerciali presenti sul territorio.

Sempre per questo motivo, alcuni esemplari vengono ospitati all’interno di orti botanici in giro per il mondo, Italia compresa.

È il caso dell’orto botanico di Ome, cittadina della provincia di Brescia. La scorsa estate, una decina di volontari sono stati in Asia per recuperare dei semi di Malus sieversii.

“Non sarà semplice far crescere questa pianta alle nostre latitudini – dichiara il curatore dell’orto di Ome – ma è importante assicurare un futuro a questa pianta così emblematica. Da anni ospitiamo esemplari di piante testimoni della biodiversità del pianeta. Coltiviamo memorie vegetali prima che scompaiano del tutto”.

L’orto botanico di Ome ospita infatti anche altre piante di grande importanza storica, come ad esempio la Wollemia nobilis (nota come albero fossile).

Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo sui social!

I PIÙ VENDUTI

SFERE DELL'ARIA

Tillandsia Ionantha

15,00

SFERE DELL'ARIA

Tris di Tillandsie

30,00

SFERE DELL'ARIA

Tillandsia Harrisii

15,00

SFERE DELL'ARIA

Tillandsia Xerographica

30,00

TILLANDSIA BALL

Tillandsia Ionantha Ball

18,00
Esaurito

SFERE DELL'ARIA

Tillandsia Multiflora

15,00

SFERE DEL DESERTO

Haworthia Attenuata

15,00
25,00
Esaurito

TILLANDSIA BALL

Tillandsia Xmas Ball

18,00
Esaurito

TILLANDSIA RICADENTE

Tillandsia Usneoides

15,00