L’EVOLUZIONE DELLE PIANTE CONTRO LA SICCITÀ

Piante siccità

Parliamo spesso, nostro malgrado, delle devastanti conseguenze che i cambiamenti climatici stanno avendo sul pianeta e, in particolare, sul mondo vegetale.

La persistente siccità è uno dei problemi che le piante si stanno trovando ad affrontare. E, a questo proposito, di recente Martin Bouda e altri scienziati hanno pubblicato su Science uno studio molto interessante sull’evoluzione delle piante nel corso della storia.

Dall’acqua all’entroterra

Le prime piante della storia sono nate in ambiente acquatico: erano di piccole dimensioni e prive di radici. Anche le prime piante vascolari (cioè dotate di un sistema di vasi per condurre l’acqua e le sostanze nutritive, detto xilema) vivevano soltanto in ambienti estremamente umidi.

Circa 420 milioni di anni fa, però, hanno iniziato a migrare verso l’entroterra, in regioni più aride dove, per sopravvivere, era fondamentale essere in grado di contrastare la disidratazione.

Il problema della siccità

In condizioni di siccità, all’interno del sistema vascolare delle piante possono crearsi delle embolie, ossia delle bolle d’aria che impediscono all’acqua di risalire attraverso le radici. Se lasciate libere di diffondersi, queste bolle vanno progressivamente ad ostruire ogni condotto fino a provocare la morte dell’intera pianta.

Il sistema vascolare delle piante dell’epoca non era in grado di fermare le embolie e questo le rendeva inadatte alla sopravvivenza in ambienti aridi.

Ma le piante sono piene di risorse e non si sono di certo fermate di fronte alle prime difficoltà!

Evolversi per sopravvivere alla siccità

Come detto, il sistema vascolare originario era estremamente semplice e somigliava a un cilindro costituito da cannucce legate insieme. Nel tempo, alcune piante sono riuscite a sviluppare sistemi molto più complessi e articolati, che prevedono una separazione delle cannucce: così, diventa possibile isolare i vasi ostruiti dalle bolle d’aria e impedire che si diffondano ulteriormente.

Grazie alla loro capacità di evolversi in risposta alle circostanze esterne, queste piante hanno colonizzato con successo l’entroterra, dando vita alle foreste che vediamo ancora oggi. Quelle che non sono riuscite ad evolversi si sono invece estinte.

Una risposta ai cambiamenti climatici

Si può concludere che le piante che avranno maggiore probabilità di sopravvivere alla crescente siccità, provocata dai cambiamenti climatici, dovranno avere sistemi vascolari complessi.

Le informazioni contenute in questo studio potrebbero allora rivelarsi molto utili per selezionare le piante più adatte al futuro che ci attende.

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