Proprio come gli animali, anche le piante sono in grado di evolversi per adattarsi meglio all’ambiente circostante. Quella che stiamo per vedere, però, è una storia di evoluzione davvero particolare…
La Fritillaria delavayi è una bulbosa originaria dei monti Hengduan in Cina: di piccole dimensioni, a partire dal quinto anno di età produce un singolo fiore di colore verde acceso durante i mesi estivi.
O forse, ormai, dovremmo parlare al passato.
Uno studio effettuato dall’Istituto di Botanica di Kunming, in collaborazione con l’Università di Exeter, ha infatti scoperto che negli ultimi tempi la Fritillaria ha assunto un aspetto tutto nuovo.
Un fiore invisibile
Le foglie hanno cambiato colore, avvicinandosi a quello delle rocce circostanti, e la stessa sorte è toccata anche al fiore.
A prima vista, può non sembrare un evento così eccezionale: molte piante si mimetizzano in vari modi per difendersi dagli attacchi degli erbivori. Ciò che stupisce, in questo caso, è che in zona non ci sono erbivori in grado di minacciare la sopravvivenza della Fritillaria.
L’unica minaccia siamo noi
Perché allora questo cambiamento?
I bulbi di Fritillaria delavayi sono molto impiegati nella medicina tradizionale cinese. Ultimamente, il prezzo è aumentato in maniera significativa, con conseguente incremento dell’attività di raccolta.
La Fritillaria, dunque, si è resa invisibile agli occhi di chi ne raccoglie i bulbi per venderli sul mercato. E, non a caso, il fenomeno è stato riscontrato soprattutto nelle zone più saccheggiate.
Siamo di fronte al primo caso riconosciuto di pianta che ha sviluppato una strategia difensiva in risposta ai comportamenti dall’uomo. Una strategia che, tra l’altro, si sta già dimostrando vincente: le piante mimetizzate hanno infatti una probabilità di sopravvivenza decisamente superiore a quelle che hanno mantenuto l’aspetto tradizionale.
Magari in futuro, grazie a nuovi studi, sarà possibile scoprire altri casi simili.
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