Hai mai sentito parlare del fenomeno della cosiddetta pasciona?
Con questo termine, si fa riferimento ad un’annata particolarmente generosa di frutti da parte di alcuni alberi, come ad esempio le querce, a cui poi seguiranno degli anni di magra.
Quando accade, a beneficiarne sono prima di tutto i roditori, come scoiattoli e topi, che fanno ampie scorte di tutta questa abbondanza di ghiande nelle loro tane.
Gli scoiattoli sono addirittura in grado di impedire alle ghiande di germinare rosicchiandone la punta, in modo da poterle conservare in vista dell’anno successivo. Così, infatti, distruggono l’embrione racchiuso nel seme.
Alcuni esemplari di querce, però, nel tempo hanno trovato una contromisura! Sono infatti in grado di posizionare l’embrione in un punto diverso, nel quale non può essere intaccato dai roditori.
Ancora una dimostrazione dell’intelligenza delle piante…
Ma perché esiste la pasciona?
Potremmo chiederci cosa spinge questi alberi ad attuare, occasionalmente, una produzione così massiccia di frutti.
Si tratta, in effetti, di un’attività indubbiamente dispendiosa a livello di energie, che rallenta la crescita dell’albero di uno o due anni almeno. Inoltre, rappresenta un invito a nozze per tutti gli animali della zona, che arriveranno a frotte per cibarsi.
Infine, gli alberi dediti alla pasciona perdono l’opportunità di riprodursi negli anni di magra, lasciando spazio libero alle piantine nate da alberi che si limitano ad una normale produzione di frutti ogni anno.
Insomma, gli svantaggi sembrano essere parecchi. Possibile che la natura permetta a questi alberi di compiere una scelta sbagliata?
Ovviamente no. Esiste una logica spiegazione del fenomeno della pasciona: scopriamola insieme!
Di norma, piccole quantità di frutti possono essere consumate integralmente dagli animali. Produrne in abbondanza, invece, permette di realizzare il cosiddetto “saziamento del predatore”: gli alberi inondano di cibo l’ambiente circostante per permettere ad una parte dei frutti di sopravvivere, anche in presenza di un numero enorme di animali attirati da cotanta generosità.
Per di più, nei successivi anni di magra molti degli animali che hanno fatto festa moriranno: le scorte sotterrate dai roditori saranno allora libere di germinare. E gli animali che invece decideranno di migrare per scampare alla morte costituiranno un ulteriore strumento di dispersione dei semi per gli alberi.
Ingegnoso, vero?
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