Ci siamo occupati molte volte dei benefici che si possono ricavare piantando degli alberi in città, soprattutto in termini di riduzione dell’inquinamento. Scopri la top ten delle piante mangia-smog stilata dalla Coldiretti!
Ma non è tutto. Gli alberi possono costituire dei preziosissimi alleati anche per contrastare il cambiamento climatico e rendere le nostre città complessivamente più vivibili.
Hai mai sentito parlare dell’effetto “isola di calore”?
Con questo termine si intende il progressivo aumento di temperatura (fino a ben 3°!) che si registra all’interno dei centri urbani rispetto alle zone rurali circostanti.
Ciò è dovuto anzitutto ai materiali con i quali vengono costruiti i palazzi e le strade: assorbono infatti, durante il giorno, una grande quantità di calore dai raggi solari per poi rilasciarla nell’ambiente.
La struttura stessa della città, con i suoi palazzi ravvicinati e le strade strette, limita la circolazione del vento che aiuterebbe a disperdere il calore.
Infine, l’attività umana incide in maniera considerevole anche attraverso le emissioni degli autoveicoli e degli impianti industriali.
E il progressivo aumento delle temperature dovute al cambiamento climatico non farà che peggiorare la situazione, rendendo ancora più urgente prendere dei provvedimenti.
Basta un solo albero
Sappiamo già che gli alberi fungono da veri e propri condizionatori, rinfrescando l’ambiente circostante grazie alla loro ombra e all’azione traspirante delle foglie.
Un recente studio dell’American University ha scoperto che addirittura anche un solo albero, piantato ai bordi di una strada in centro città oppure nel cortile di un condominio, può bastare per ridurre la temperatura in maniera significativa. In particolare dopo il tramonto.
Michael Alonzo e il suo team di ricercatori hanno raccolto (nel corso di una giornata estiva a Washington D.C.) più di 70.000 letture della temperatura e hanno riscontrato, dalle sei del pomeriggio in poi, una riduzione fino a 1.4° nelle zone in cui è presente qualche albero solitario rispetto alle zone che ne sono totalmente prive.
Di fronte a città sempre più affollate e cementificate, dove lo spazio per realizzare nuovi parchi purtroppo scarseggia, si tratta indubbiamente di un’ottima notizia che merita ulteriori approfondimenti.
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